Safari Ravenna e gli animalisti di Meldola intervengono a sostegno della tartaruga azzannatrice

ritrovata a Villa Rovere (FC) e ora ospitata nel Giardino zoologico ravennate

Domenica 31 maggio è stato ritrovato presso la località Villa Rovere di Forlì un esemplare di tartaruga azzannatrice maschio abbandonata da ignoti. La tartaruga è stata subito recuperata dai volontari animalisti dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Meldola e posta in sicurezza presso il nucleo guardie zoofile di Meldola.

ritrovamento tartaruga azzannatrice

Il Parco Safari Ravenna, contattato dalle autorità competenti,  ha da subito dato la disponibilità ad ospitare l’esemplare che, per normativa, non può essere detenuto da privati. La tartaruga è adesso ospitata in un’area apposita presente nel parco dove già risiede un altro esemplare di tartaruga azzannatrice femmina ritrovata un anno fa sempre in provincia di Forlì-Cesena.

Non è la prima volta che il nostro Parco interviene per porre rimedio a situazioni di emergenza che vedono animali in difficoltà. E’ successo in passato con il caso relativo alla chiusura del rettilario di San Marino o ancora in occasione dell’ospitalità delle 2 tigri di Pinerolo, per altro oggi perfettamente integrate nel gruppo grazie al lavoro continuo  del nostro team di keeper e veterinari. Da parte nostra continuerà ad esserci sempre la massima disponibilità a collaborare anche con le associazioni animaliste, come accaduto con l’Associazione Animalisti Italiani quando ci siamo da subito attivati per evitare la soppressione della Giraffa Danese

dichiara Osvaldo Paci, Direttore del Safari Ravenna.

tartaruga azzannatrice safari_ravenna

Negli ultimi mesi inoltre, al Safari Ravenna  è nato un lemure, un’antilope, una zebra e un lama. Le nuove nascite rientrano nelle azione di allevamento in rancing approvata a livello mondiale per il mantenimento e la salvaguardia dei pool genetici da tutelare.

La riproduzione all’interno del nostro Parco, conferma lo stato di benessere e di salute dei nostri animali. Ogni nascita all’interno del Safari rispetta quanto stabilito dalle leggi, infatti, al fine di limitare le nascite, il Parco è dotato di un piano di limitazione delle stesse

conclude  Osvaldo Paci.